
PERCHÉ
Il Rapporto si propone di raccogliere, in una logica ricompositiva, alcuni segni del dinamismo sociale ed economico del contesto italiano.
Osservare i dinamismi significa cogliere la vitalità – o, viceversa, l’immobilità e l’inerzia – di una società e di una economia e individuarne le aree di rischio che possono comprometterne lo sviluppo economico, la coesione sociale e la rigenerazione istituzionale (es. stagnazione economica, ingiustizia sociale, impoverimento istituzionale).
Lo studio e l’analisi dei processi generativi identifica nella capacità di desiderare, mettere al mondo, prendersi cura e lasciare andare (dove la produzione di multiforme valore ne prevede la circolazione e distribuzione), l’elemento dirimente che mantiene «vivo» – cioè fecondo, produttivo, innovativo, resiliente – un contesto, sia esso territoriale, organizzativo, o istituzionale.
Focalizzare le aree di blocco di questo movimento generativo e contributivo – che fonda e garantisce la sostenibilità dell’intero sistema – costituisce la premessa per immaginare policy in grado di «capacitare» persone, organizzazioni, territori ad una «rimessa in movimento» corale, a beneficio presente e futuro.
NOVITÀ
Il Rapporto Italia Generativa:
- guarda ai dinamismi economici e sociali rilevando in controluce immobilità e blocchi;
- ricompone ed interpreta in una logica di interdipendenza dati già disponibili ma spesso frammentati ed osservati in una prospettiva specialistica e settoriale;
- assume una prospettiva processuale: si propone di illuminare i blocchi alla circolazione, condivisione e contribuzione del valore;
- promuove una visione intergenerazionale, sostanziando e qualificando in questo modo l’idea di sostenibilità;
- predilige uno sguardo sovralocale, di respiro europeo, ed apre al dialogo costruttivo con i principali Paesi UE;
- assume la generatività sociale quale paradigma di riferimento nella lettura e nell’interpretazione dei dati per promuovere un modello di sviluppo sostenibile e contributivo.
OBIETTIVI
Il Rapporto desidera contribuire all’individuazione di aree di blocco nel percorso di abilitazione/capacitazione di persone e gruppi, premessa alla generazione di multiforme valore per la società nel suo complesso, nel presente e nel futuro.
Può dirsi generativa una società capace di ricreare continuamente, adattandole al tempo e al contesto, le condizioni più favorevoli alla piena fioritura personale, sociale, economica, culturale, istituzionale.
È generativa una società capace di promuovere l’intrapresa, il continuo miglioramento delle condizioni del vivere, la generazione di valore economico, sociale, ambientale, istituzionale, simbolico, e della sua incessante circolazione e condivisione orizzontale (contestuale) e consegna generazionale.
Individuando aree di blocco e/o ritardi rispetto ad altri contesti EU, il Rapporto può diventare un utile cruscotto anche per i policy maker che intendono farsi promotori di politiche generative/della generatività.

PERCHÉ
Il rapporto si propone di raccogliere, in una logica ricompositiva, alcuni segni del dinamismo sociale ed economico del contesto italiano.
ESPANDI
Osservare i dinamismi significa cogliere la vitalità – o, viceversa, l’immobilità e l’inerzia – di una società e di una economia e individuarne le aree di rischio che possono comprometterne lo sviluppo economico, la coesione sociale e la rigenerazione istituzionale (es. stagnazione economica, ingiustizia sociale, impoverimento istituzionale).
Lo studio e l’analisi dei processi generativi identifica nella capacità di desiderare, mettere al mondo, prendersi cura e lasciare andare (dove la produzione di multiforme valore ne prevede la circolazione e distribuzione), l’elemento dirimente che mantiene «vivo» – cioè fecondo, produttivo, innovativo, resiliente – un contesto, sia esso territoriale, organizzativo, o istituzionale.
Focalizzare le aree di blocco di questo movimento generativo e contributivo – che fonda e garantisce la sostenibilità dell’intero sistema – costituisce la premessa per immaginare policy in grado di «capacitare» persone, organizzazioni, territori ad una «rimessa in movimento» corale, a beneficio presente e futuro.
NOVITÀ
Il Rapporto Italia Generativa:
ESPANDI
Guarda ai dinamismi economici e sociali rilevando in controluce immobilità e blocchi.
Ricompone ed interpreta in una logica di interdipendenza dati già disponibili ma spesso frammentati ed osservati in una prospettiva specialistica e settoriale.
Assume una prospettiva processuale: si propone di illuminare i blocchi alla circolazione, condivisione e contribuzione del valore.
Promuove una visione intergenerazionale, sostanziando e qualificando in questo modo l’idea di sostenibilità.
Predilige uno sguardo sovralocale, di respiro europeo, ed apre al dialogo costruttivo con i principali Paesi UE (EU15).
Assume la generatività sociale quale paradigma di riferimento nella lettura e nell’interpretazione dei dati per promuovere un modello di sviluppo sostenibile e contributivo.
OBIETTIVI
Il rapporto desidera contribuire all’individuazione di aree di blocco nel percorso di abilitazione/capacitazione di persone e gruppi, premessa alla generazione di multiforme valore per la società nel suo complesso, nel presente e nel futuro.
ESPANDI
Può dirsi generativa una società capace di ricreare continuamente, adattandole al tempo e al contesto, le condizioni più favorevoli alla piena fioritura personale, sociale, economica, culturale, istituzionale.
È generativa una società capace di promuovere l’intrapresa, il continuo miglioramento delle condizioni del vivere, la generazione di valore economico, sociale, ambientale, istituzionale, simbolico, e della sua incessante circolazione e condivisione orizzontale (contestuale) e consegna generazionale.
Individuando aree di blocco e/o ritardi rispetto ad altri contesti EU, il report può diventare un utile cruscotto anche per i policy maker che intendono farsi promotori di politiche generative/della generatività.